L'allestimento di uno stand per fiere personalizzato con wrapping
Non solo le auto e gli oggetti: anche gli stand fieristici e gli ambienti espositivi in genere possono essere “wrappati” cioè personalizzati mediante la tecnica del wrapping o wrappatura. Wrap in italiano significa avvolgere. Quando in gergo si parla di “wrappare” si intende la pratica, ormai abbastanza diffusa, di decorare le superfici per mezzo di speciali film adesivi che oggi la tecnologia ha reso capaci di adattarsi pressoché ad ogni forma (basti pensare alle automobili, ai caschi per moto, ecc.).
Film adesivi che, quindi, consentono di avvolgere o, per meglio dire, di rivestire un po' tutto ciò che ci pare. Naturalmente, questo vale anche per gli stand che vengono allestiti con lo scopo di comunicare e sono perciò un ambito nel quale sono ammessi tutti gli spunti e tutte le idee per raccontarsi e per farsi notare. Sono, quindi, il terreno ideale nel quale sbizzarrirsi anche con il wrapping per ottenere allestimenti fieristici personalizzati davvero comunicativi e e davvero assai originali.
I materiali usati negli allestimenti fierisitici personalizzati con wrapping
I film usati per wrappare possono essere già colorati o riprodurre l' effetto visivo di alcuni materiali (alluminio, legno, carbonio, cromo, ecc.) A colpo d' occhio, ma per certi decori anche al tatto, il risultato è davvero piacevole e realistico. Per esempio, con le pellicole a tinta unita, soprattutto le serie matt, l' effetto è pressoché identico a quello di una laccatura satinata, ma a costi più contenuti.
Volendo allestire lo stand stand in modo davvero originale e di grande impatto, si può integrare l' uso di dei film colorati all' origine con altri che, invece, sono da stampare a piacere con forme, texture, fotografie, pubblicità, ecc. per poi essere impiegati, come gli altri, per rivestire ogni parte dello stand: non solo pareti, ma anche strutture, pavimenti, porte, arredi e pressoché ogni altra cosa alla quale stiate pensando in questo momento.
Le differenze ripetto alle comuni stampe
Forse vi state chiedendo qual' è la differenza tra una comune stampa su banner o su pannello rigido e questa diversa metodologia. Le tecnologie di stampa sono simili. La differenza sta nel materiale su cui si stampa e nella tecnica di applicazione. Proprio il materiale e la tecnica di applicazione consentono poi realizzare rivestimenti là dove con altre tecniche non è possibili fare come su un pavimento o una forma non piana.
Con le soluzioni tradizionali non è poi possibile decorare, ad esempio, una parete con un motivo che prosegue ininterrotto al pavimento e su altri elementi presenti nello stand. Quanto meno, saremmo costretti a tollerare le “cornicette” che coprono i punti di fissaggio dei banner e che interrompono, quindi, la continuità dei disegni là dove, invece, vorremmo che continuassero.
Come accade con il tradizionale car wrapping, anche gli stand possono essere di volta in volta aggiornati semplicemente cambiando i rivestimenti. Vale a dire che se un certo layout espositivo è ciò che fa per voi, ma occorre che l' aspetto a colpo d' occhio sia ogni volta fresco e attuale, basta cambiare la “pelle” al vostro stand per renderlo sempre nuovo, attuale, aggiornato nella comunicazione.
Un aspetto pratico interessante
Un ultimo aspetto davvero interessante è poi che wrappare è un lavoro pulito e che resta pulito. Le idropitture tipicamente usate per realizzare stand fieristici sporcano e facilmente si sporcano con lo sfregamento tipico dell' uso durante lo svolgimento della mostra. I film di rivestimento, al contrario, non sporcano né durante l' applicazione né durante l' uso. Soprattutto, non si sporcano durante la mostra o, se accade, possono essere ripuliti da chiunque con un normale detergente. Insomma, come una laccatura o un laminatura, ma con molte più possibilità creative.
Non ci credete e volete vedere un esempio? Guardate questo stand personalizzato interamente con wrapping
Informazioni sul cantiere rafigurato nella foto
Progettazione stand: Mario Zacchi
Realizzazione stand: Diquadro
Grafica: D.Rossi M. Zacchi
Foto stand: Thomas Luenen